La serie Rovine nasce da un evento tragico, una distruzione, un crollo. Ciò che rimane sono frammenti di architetture, brandelli di costruzioni. L’immagine, trasferita con un processo manuale su carta, perde la sua definizione, non è più descrittiva dell’evento. In questo passaggio qualcosa si perde; è un lavoro sull’assenza, su ciò che manca e non su ciò che rimane.
